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5 motivi per dotarsi di una soluzione di Disaster Recovery

Disaster Recovery, i 5 motivi per dotarsi di una soluzione professionale in cloud

Per affrontare la tematica del Disaster Recovery occorre fare due premesse.

La prima premessa è spiegare a chi non lo sa, cosa sia una soluzione di Disaster Recovery in ambito informatico e per questo motivo attingiamo alla definizione che troviamo su Wikipedia: “Per soluzione di Disaster Recovery (DR) in informatica ed in particolare nell’ambito della sicurezza informatica, si intende l’insieme delle misure tecnologiche e logistico organizzative atte a ripristinate sistemi, dati ed infrastrutture necessarie all’erogazione di servizi di business per l’imprese, associazioni o enti, a fronte di gravi emergenze che ne compromettano il corretto e regolare svolgimento delle attività.”

La seconda premessa è la prima legge di Murphy “se qualcosa può andare storto, lo farà”.
Lungi da noi portare sfortuna ma chiunque lavori un’azienda sa benissimo come, nel corso delle attività con clienti e fornitori, ci si scontri più del dovuto contro il dettato di questa legge.

Per questo motivo vogliamo elencare 5 buoni motivi per dotarsi di una soluzione di Disaster Recovery.

1. Ti è mai capitato di avere un problema con il tuo sistema informatico?

Nella vita di un’azienda prima o poi tutti abbiamo riscontrato problemi più o meno gravi che riguardano la struttura informatica, dal semplice problema legato al computer che non funziona e la difficoltà a recuperare dati, ai problemi con la posta elettronica con il difficile recupero di messaggi importanti per l’attività di impresa, dai problemi legati al sistema gestionale a veri e propri eventi nefasti come allegamenti, incendi, terremoti che possono determinate un lungo periodo di inaccessibilità dei dati oppure alla perdita definitiva degli stessi come spesso accade.

2. Quali sono le conseguenza di questi problemi per la tua attività?

Le imprese che subiscono una perdita di dati per qualsiasi causa hanno un enorme difficoltà a ripristinare gli stessi, per una mancanza di Business Continuity e quando ci riescono lo fanno con enormi sforzi sia in termini economici che di tempo. 

L’impatto economico va considerato in una duplice direzione: 

costi interni dovute alle ore di tempo speso dalle persone che si occupano di IT per il ripristino dati

perdita di efficienza dell’azienda che sicuramente si vedrà costretta ad interrompere o rallentare la propria attività sia verso interno che verso esterno con clienti e fornitori. 

E se il danno fosse irreparabile ed alcuni persi per sempre?

Cosa succederebbe ad uno Studio Legale di Avvocati se il server su cui sono custodite tutte le email andasse compromesso? Con il rischio che alcune mail vadano definitivamente perse? 

Molti si affidano al backup di Outlook ma questo nelle più ottimistiche delle ipotesi viene fatto una volta al giorno, ma cosa succede alle email della giornata che non sono state ancora oggetto di backup?

La risposta è semplice: vanno perse.

Cosa succederebbe ad uno Studio di Commercialisti se il proprio sistema di archivio dati sia compromesso nei giorni immediatamente precedenti un’importante scadenza fiscale? Come potrebbero essere compilati i documenti fiscali senza gli opportuni dati?

Cosa succederebbe ad una PMI – piccola e media impresa – se ci fosse un grosso problema al sistema gestionale che richiedesse molto tempo per essere sistemato oppure un Virus?

L’azienda di fatto si paralizzerebbe nelle sue attività e ci sarebbero enormi costi in fatto di ore lavorative perse o non redditive senza contare i costi per il ripristino. 

Ad esempio un’azienda di logistica o trasporti in caso di fermo servizi, avrebbe i processi bloccati.
Infatti sempre più spesso le procedure aziendali portano a una serie di eventi concatenati. L’indisponibilità di un sito web o di uno strumento di uso quotidiano può portare a non emettere una bolla, non far partire un camion, non comunicare a un tecnico il luogo del suo prossimo intervento, non consentire a un operatore di fornire una banale risposta.

3. I nostri clienti sono disposti a tollerare un fermo dei nostri servizi?

Altra domanda importante che ci dobbiamo porre è:

quanta pazienza avranno i nostri clienti?

Più è facile accedere a un servizio o prodotto concorrente, minore sarà la possibilità che il nostro cliente ritorni sul nostro sito dopo qualche ora per verificare se i problemi sono risolti.

Questo può significare non solo una vendita persa (e passata alla concorrenza), ma anche un cliente che si affaccia al mondo esterno e trova un nostro concorrente in grado di fornire un servizio più affidabile del nostro, senza contare i danni di immagine su un’azienda che fa del servizio e dell’efficienza i propri argomenti di vendita.

Sei sei il titolare di un’azienda sei sicuro di accettare un così grosso rischio di danni?
Se sei il responsabile IT della tua azienda sei tranquillo di aver fatto tutto il possibile per mettere in sicurezza i dati aziendali?

4. La soluzione di Disaster Recovey è l'assicurazione per i dati delle tua azienda e la soluzione al problema!

Quando compriamo un’automobile provvediamo a fare una assicurazione integrativa per furto ed incendio, magari anche per i cristalli e la kasko per i danni provocati alla macchina.
Eppure il rischio del verificarsi di un furto o un incendio non è poi così alto. Eppure, correttamente, provvediamo a stipulare la polizza assicurativa perché se si verificasse l’evenienza, il danno economico sarebbe consistente.

Così anche nell’attività di impresa assicuriamo i beni aziendali, quindi perché non dotarci di una “assicurazione” contro la perdita o il danneggiamento dei dati?

Una soluzione di Disaster Recovery svolge proprio questa funzione di assicurarti che i dati della tua azienda non vengano persi e siano sempre disponibili qualsiasi cosa succeda.

5. Qual'è la soluzione ideale di Disaster Recovery?

Quindi abbiamo compreso che una soluzione per il DR è in grado di mettere al riparo l’azienda da brutte sorprese derivanti da eventi esterni imprevedibili e di assicurare nel caso vengano create delle procedure automatiche una vera e propria Business Continuity con nessun fermo di servizio.

Ma quale soluzione dobbiamo scegliere?

Non esiste una soluzione standard per il Disaster Recovery perché diversi sono i tipi di azienda e soprattutto diverse sono le esigenze.

Per questo motivo è necessario fare un’attenta analisi delle necessità aziendali. 

Il punto di partenza è quello della valutazione dell’impatto del down dei servizi, suddividendoli in base alla loro criticità. Questo consente di definire il Recovery Time Objective (RTO) ovvero il tempo necessario al recupero della piena funzionalità dei servizi ed il Recovery Point Objective (RPO) che è il tempo necessario alla messa in sicurezza di un dato.
Una volta effettuata questa attività ricognitiva sarà possibile sviluppare il Disaster Recovery Plan cioè un piano dettagliato che si occupi delle procedure in caso di down.

In conclusione, l’ottimizzazione dei tempi di RTO e RPO in funzione della tipologia dei dati trattati e dei processi gestiti è il vero obiettivo di un piano di Disaster Recovery che dovrà essere incentrato sulla ridondanza dei servizi per garantire la massima sicurezza ed efficienza all’azienda.

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